sabato 26 ottobre 2013

BHUTAN, IL PICCOLO REGNO DELLA FELICITA'


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Ancora oggi è uno dei posti più isolati della Terra e anche una delle nazioni più povere.

Ma nonostante tutto, il Bhutan, minuscolo Paese asiatico sull'Himalaya, possiede lati davvero attraenti. Ad esempio figura fra le dieci nazioni mondiali "più felici", secondo uno studio dell'Università di Leicester, nel Regno Unito.

Da queste parti infatti, nonostante le scarsissime risorse, non esiste malnutrizione, non c'è analfabetismo, violenza e criminalità hanno numeri insignificanti, la corruzione pubblica è sconosciuta.

In Bhutan il benessere si misura in felicità interna lorda !

L'obiettivo è cercare un equilibrio tra esigenze culturali, spirituali ed economiche dei cittadini del Bhutan – dice Phuntsho Rapten -. Il concetto del pil è alquanto fallace perchè non riesce ad includere concetti come ad esempio la felicità, che deve essere considerata un bene pubblico. In Bhutan abbiamo elaborato quattro pilastri: lo sviluppo economico eco sostenibile, la conservazione e promozione della cultura, la conservazione dell'ambiente, un buon governo del paese”.

All'articolo 9 è previsto che lo stato deve impegnarsi a garantire il benessere del paese, sotto tutti i punti di vista, e abbiamo una commissione specifica che lavora per il conseguimento della felicità.

Siamo una monarchia costituzionale e tutti i partiti si impegnano a rispettare questi obiettivi. In Bhutan qualsiasi ministro, politico, economista si impegna a rispettare questi principi della felicità interna lorda. Se gli strumenti non corrispondono ai criteri previsti all'interno dell'indicatore, vengono rimandati in parlamento per un'analisi più approfondita”.

E noi occidentali, quanti secoli impiegheremo ancora per capire che la felicità non si misura in beni materiali?

Speriamo la crisi ci serva di lezione a tutti, per ridisegnare un Mondo nuovo, non più di case piene e persone vuote ma di persone felici e case spoglie.